Vampiro

  • 5 cl Tequila (silver)
  • 7 cl Succo di pomodoro
  • 3 cl Succo d’arancia fresco
  • 1 cl Succo di lime fresco
  • 1 cucchiaino da tè di miele chiaro
  • Mezza fettina di cipolla, tritata finemente.
  • Qualche pezzettino di peperoncino rosso fresco
  • Alcune gocce Worchestershire sauce
  • Sale

Procedimento: versare gli ingredienti in uno shaker, con ghiaccio. Shakerare bene per far rilasciare un po’ di aroma dal peperoncino. Filtrare in un highball con ghiaccio e guarnire con fettina di lime e peperoncino (verde o rosso).

Questo drink è tipicamente messicano e rende omaggio ad uno dei mostri più affascinanti della letteratura e della filmografia: il vampiro. Si tratta di un essere mitologico o folkloristico che sopravvive nutrendosi dell’essenza vitale (generalmente sotto forma di sangue) di altre creature.

Il termine “vampiro” divenne popolare solo all’inizio dell’Ottocento, in seguito all’influenza delle superstizioni presenti nell’Europa dell’est e nei Balcani, dove le leggende sui vampiri erano molto diffuse. Nello stesso periodo nacquero altri termini, come vrykolakas in Grecia e strigoi in Romania. La superstizione nei confronti dei vampiri crebbe a tal punto da far nascere una grave isteria collettiva che portò alla morte di numerose persone accusate di vampirismo.

I folkloristici vampiri dell’Europa dell’est presentavano una notevole varietà di rappresentazioni, dal simile agli umani al cadavere putrefatto. Uno dei primi romanzi in tema, fu Il vampiro di John Polidori (1819) che contribuì a circondare di un alone carismatico la figura del vampiro nelle arti che influenzò le opere vampiresche del XIX secolo e ispirò personaggi come Varney il vampiro e il Conte Dracula.

Tornando alla ricetta, in Messico per fare prima hanno ideato la Viuda de Sanchez, una sangrita a base di chili de arbol (e non succo di pomodoro). Dato che fuori dal Paese è difficile da trovare allora si può ricorrere succo d’arancia e agli altri ingredienti consigliati dall’IBA.

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