Harvey Wallbanger

  • 4,5 cl Vodka
  • 1,5 cl Liquore Galliano (da versare sopra)
  • 9 cl Succo d’arancia

Procedimento: si prepara direttamente nel bicchiere highball, riempiendolo con cubetti di ghiaccio, miscelandolo delicatamente e completando con liquore Galliano. Si guarnisce con una fetta di arancia e ciliegina al maraschino.

L’origine dell’Harvey Wallbanger è attribuita a 3 personaggi: Donato ‘Duke’ Antone, cognato del senatore Carlo Lanzillotti dello Stato di New York. Il secondo è un surfista del Manhattan Beach. Il terzo personaggio è Bill Doner, bartender al The Office in Newport Beach, insieme a Robert Pratt, barman del Arlberg Chalet, presso il lago Mammoth. Il cocktail era poco conosciuto fuori della California fino al 1970, quando divenne improvvisamente popolare per essere servita sui voli della TWA.

Il nome deriva dal coniglio gigante che nel film Harvey parlava a James Stewart quando sbatteva contro un muro, appunto wallbanger in inglese.

Nel film Stewart veste i panni del gentile Elwood P. Dowd, il cui miglior amico è Harvey, un grosso coniglio bianco parlante che soltanto lui riesce a vedere.

Per la sorella di Elwood, Veta Louise, l’ossessione del fratello per Harvey rappresenta un grosso intralcio ai suoi piani per far sposare la figlia. Così Veta Louise decide di far ricoverare Elwood in una clinica psichiatrica, ma per un divertente malinteso finisce per essere ricoverata la stessa Veta Louise.

Tocca proprio a Elwood, con la sua fresca ed ingenua psicologia e con il suo amico “immaginario”, risolvere il pasticcio.

(…)

Il resto della storia in questo libro:

 

Il libro dei cocktails internazionali IBA

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