Mojito

  • 4 cl Rum cubano bianco
  • 3 cl Succo di lime fresco
  • 6 foglioline di menta
  • 2  cucchiaini di tè di zucchero di canna bianco
  • Soda water

  Procedimento: si adagia sul fondo al bicchiere la menta con zucchero e succo di lime e si pesta delicatamente per far sprigionare l’essenza alla menta. Aggiungere una spruzzata di soda e riempire il bicchiere di ghiaccio tritato. Versare il rum e colmare con soda water. Guarnire con menta e lemon twist. Servire con cannucce.

L’origine del Moijto è cubana e sarebbe stato ideato dal barman Angelo Martínez, un cubano che gestiva il famoso bar “La Bodeguita del Medio” a L’Avana, instancabile preparatore di cocktails. Il nome Mojito deriverebbe dalla parola voodoo “Mojo” che significa “incantesimo“.

Gli ingredienti del Mojito sono: foglie di menta (da preferire Hierba Buena), Rum bianco cubano, zucchero di canna bianco, succo di lime e soda (o, in alternativa, acqua frizzante). Viene servito freddo ed ha un gusto decisamente pungente dovuto alla combinazione della freschezza della menta e al gusto molto forte del Rum. Secondo alcuni la menta va pestata, in realtà per far fuoriuscire le essenze basta semplicemente premerla leggermente con il muddler.

Vi sono anche alcuni accorgimenti stagionali: per esempio il sapore del Mojito è diverso da stagione a stagione. Infatti in inverno può essere più amaro, mentre in estate è più gradevole, poiché la menta si presenta più matura e meno aspra. Esiste anche una piccola variante, amata da Ernest Hemingway, che consiste nel mescolare due tipi di rum: il primo chiaro invecchiato da 1 a 3 anni ed il secondo ambrato invecchiato per un periodo che va dai 7 anni in su. Si presenta con un gusto più pungente e un tasso alcolico maggiore. Il Mojito era uno dei cocktail preferiti da Ernest Hemingway insieme al Daiquiri (“Mi mojito en La Bodeguita, mi daiquiri en El Floridita“).

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