Il Mojito e la Yerba buena

 

Premessa sul Mojito

Il Mojito è sempre un cocktail che ha fatto discutere. La ricetta ufficiale IBA (che potete leggere qui) non prevede pezzi di lime schiacciati ed altri particolari. Nel 1986 venne stampato un poderoso lavoro di Gino Marcialis, L’arte dei Cocktails (Logos Impex, Modena). Qui il Mojito venne presentato con una ricetta diversa da quella che conosciamo noi oggi: alla ricetta originale, troviamo anche il Cointreau. E’ probabilmente la prima citazione su un ricettario italiano del Mojito. Dato che il lime non si trovava facilmente negli anni Ottanta, Marcialis lo sostituì con il limone.

La menta e la yerba buena

La menta è una pianta aromatica molto diffusa in luoghi umidi, freschi ed ombrosi, lungo i fossati e i corsi d’acqua, facilmente riconoscibile per il profumo penetrante e caratteristico che emana. Essa viene largamente coltivata sia negli orti che su scala industriale, dalle quali foglie si ricava un composto aromatico (il mentolo) e da queste per distillazione si estrae l’essenza di menta, usata per liquori, sciroppi, bibite dissetanti, pastiglie, sino ad arrivare ai profumi ed ai dentifrici.
Tra i vari tipi di menta usati, vi è la Mentha piperita. Tuttavia vi sono anche altre specie come la menta pulegio (Mentha pulegium) che dona un profumo più delicato e meno penetrante: più piccola della precedente, ha fiori bianchi rosati. Poi vi è la menta romana o menta verde (Mentha viridis), che regala un profumo delicato che ricorda quello del limone.

A Cuba, patria del Mojito, la Mentha piperita è pressoché sconosciuta. Si utilizza infatti la cosidetta Yerba buena (Clinopodium douglasii), sempre aromatica, diffusasi dal Nord America findo ad arrivare alla Baia della California. In generale, nei paesi di lingua spagnola, il termine “yerba buena” si riferisce alla specie locale della menta, che varia da regione a regione. Il termine è stato (ed è attualmente), utilizzato per coprire un certo numero di piante aromatico più o mento attinenti con le specie Satureja o Clinopodium. Le specie vegetali specifici considerati come “Yerba Buena” variano quindi da luogo a luogo e si riferiscono a piante selvatiche, ma anche coltivate nei giardini.

In alcune parti dell’America centrale la yerba buena somiglia molto ad una menta che ricorda il profumo del bergamotto (detta Mentha citrata), usata sia in cucina che nel tè. A Cuba, Yerba Buena si riferisce generalmente alla Mentha nemorosa, che ha numerosi sinonimi, non ultimo quello di menta cubana.